Dragon Automaton Sapphire - Lapis Lazuli
Due anni fa, Jaquet Droz svelava uno degli automati più complessi mai realizzati per un orologio da polso: il Dragon Automaton, con ben nove animazioni e 16 elementi mobili. Oggi la Manifattura si spinge oltre e raccoglie una sfida ancora più ardita, creando una cassa interamente in zaffiro e un quadrante in lapislazzuli. Un vero e proprio exploit per un esemplare che è, naturalmente, unico.
Molti pensavano che Jaquet Droz avesse raggiunto l’apice. Quando il Dragon Automaton “John Howe” è stato svelato, il segnatempo sembrava il coronamento di un lungo processo creativo intrapreso insieme al celebre artistic director delle trilogie “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit” di Peter Jackson. Ma si sbagliavano. Era solo l’inizio. Per i due anni successivi, nel segreto dei suoi Atelier d’Art a La Chaux-de-Fonds, Jaquet Droz ha lavorato senza tregua per rafforzare ulteriormente il legame tra Arte e Orologeria, reinterpretando i codici dell’una e dell’altra per coniugarle meglio in una creazione altamente innovativa.
Jaquet Droz ridà vita al Drago, motivo millenario che attraversa e trascende epoche, continenti e culture. L’animale sacro è realizzato in oro bianco. Tutte le parti del corpo sono scolpite a mano, poi lucidate e incise una ad una per delinearne le squame e le punte.
Dalle profondità della Terra, Jaquet Droz fa emergere un quadrante realizzato in un’unica superficie di lapislazzuli. Ma non è la pietra in sé ad essere particolarmente rara: la rarità sta nel fatto che sia stata lavorata in un unico pezzo (monoblocco) e presenti una superficie così estesa, liscia e omogenea – e soprattutto che sia stata lavorata su meno di un millimetro di spessore senza scheggiarsi e ancor meno rompersi. La grande esperienza degli artigiani di Jaquet Droz nell’arte dei quadranti minerali consente di offrire uno sfondo di rara intensità, su cui il Drago prende vita per quasi 15 secondi.
Tutta l’audacia della creazione sta nel fatto di racchiudere questi savoir-faire e simboli ancestrali in una composizione estremamente moderna. Jaquet Droz presenta oggi il suo Dragon Automaton con una cassa realizzata al 100% in zaffiro – un vero e proprio scrigno di luce di 45 mm di diametro. Benché offra una perfetta impermeabilità, non presenta viti né inserti visibili: sono resi superflui da un incassaggio al micron, realizzato secondo un savoir-faire che solo Jaquet Droz padroneggia.
Il design della cassa ha richiesto considerevoli ricerche – nonché la stesura di un fascicolo tecnico ad hoc, perché il Dragon Automaton era stato inizialmente progettato per essere racchiuso in una cassa in oro. Le tolleranze, le finiture e soprattutto i punti di ancoraggio del movimento dovevano dunque essere ripensati per la nuova cassa in zaffiro. Sono nati così componenti inediti e sono stati sviluppati diversi prototipi affinché nulla potesse compromettere l’assoluta trasparenza dello zaffiro.
Per sottolineare la modernità del segnatempo, Jaquet Droz propone di corredare il Dragon Automaton Sapphire - Lapis Lazuli di un cinturino in caucciù nella stessa tonalità di blu del quadrante – ma è un semplice suggerimento, perché alla fine sarà il collezionista che farà suo questo esemplare unico e a decidere come sublimare la sua creazione scegliendo tra le opzioni di elementi esterni e di incisione proposte.