La Maison ha accettato la richiesta del Museo delle Culture di Milano (MUDEC) di arricchire l’esposizione “Robot. The Human Project” con gli storici automi creati da Pierre Jaquet Droz 250 anni fa.
Qualcosa di magico accade quando il passato incontra il presente e il sogno diventa realtà. Proprio per questo motivo, la Maison Jaquet Droz è stata invitata a esporre le proprie creazioni in occasione di un’esposizione eccezionale che si terrà a Milano dal 1° maggio 2021 intitolata “Robot. The Human Project”.
Perché si tratta di una mostra d’eccezione? Semplice, è una delle prime al mondo a documentare la passione dell’uomo per la creazione di androidi. Dagli automi dei secoli scorsi ai robot più moderni, l’obiettivo non cambia: creare un’alternativa meccanica all’uomo e, nei limiti del possibile, dotarla di tratti umani, dalle espressioni ai gesti fino all’intelligenza per ora “artificiale”.
Era questo l’obiettivo di Pierre Jaquet Droz, che 250 anni fa creò i suoi primi automi. The Writer, The Draughtsman e The Musician, presentati a La Chaux-de-Fonds nel 1774, hanno segnato una svolta storica nel passaggio da automi a veri e propri androidi, dando vita al mito di Jaquet Droz nelle corti europee. Queste creazioni continuano tutt’oggi a essere fonte di ispirazione per i segnatempo della Maison.
la richiesta del MUDEC (Museo delle culture) dimostra l’importanza del contributo della Manifattura a questo lungo percorso. La Maison ha accettato di partecipare all’esposizione presentando alcuni dei suoi automi più prestigiosi: un uccello canoro (1790), una gabbia per uccelli animati (1780), un orologio da tasca uccello canoro (1785) e The Poet (2018).
“Robot – The Human Project” sarà a Milano fino al 1° agosto 2021. La mostra unisce fascino e ispirazione, immaginazione e creatività, in uno scenario interattivo che saprà soddisfare la curiosità di chi apprezza l’Arte della Meraviglia cara a Jaquet Droz.
“Some watches tell time. Some tell a story”